Intorno al 1400, Ritske Jelmera, un uomo sviluppato appartenente alla nobiltà frisone, costruì un castello a Ballum che fu ereditato da Hayo Jelmera, in seguito noto come Hayo van Cammingha. Dopo quegli anni seguì un regno di duecento anni dei Cammingha. A quel tempo ci fu qualche disaccordo con i Sea Beggars, ma in generale la gente riuscì a rimanere neutrale sull’isola, anche nella guerra tra Spagna e Paesi Bassi. Questa neutralità è stata riconosciuta dagli Stati della Frisia, ma non dagli Stati Generali e dagli Stati d’Olanda, i quali credevano di avere un diritto sull’isola. Fino al 1600 rimase irrequieto su Ameland, perché gli isolani credevano che i governanti di Ameland avessero troppo potere. Questo fu posto fine con mano pesante e nel 1629, quando la Spagna riconobbe nuovamente la neutralità di Ameland, la pace tornò. L’ultimo Cammingha morì nel 1681 e l’isola passò nelle mani della famiglia Theo Schwartsenberg Hohenlandsberg, che la vendette nel 1704 a Johan Willem Friso, erede della Frisia e Principe d’Orange. Dopo aver cambiato più volte residenti, il castello cadde nelle mani del mercante Jan Scheltema, che lo aveva acquistato per la demolizione, e nel 1829 fu raso al suolo.